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INFORMATIVA DEONTOLOGICA
INFORMATIVA DEONTOLOGICA:
L'attuale sito telematico risulta essere realizzato, aggiornato, e implementato, mediante innesti in totale autonomia e senza alcun carattere di periodicità.
Inoltre, rileva una valenza scevra da palesi caratterizzazioni pubblicitarie, intendendo il sito fornire esclusivamente informazioni inerenti alla attività professionale esercitata dallo Studio Legale Di Santo & Cagliani.
Il sito fornisce, in ogni caso, informazioni in pieno ossequio ai dettami di conformità stabiliti dal Codice Deontologico Forense.
Ai sensi di quanto previsto dal D.Lgs 196/2003, si specifica come l'inoltro volontario ed esplicito di posta elettronica e relativi allegati, comporti la necessaria acquisizione dell'indirizzo del mittente che risulta, al pari di altri eventuali dati sensibili, indispensabile per elargire una prenotazione di consulenza.
N.B.: la responsabilità dell'avvocato è allo stesso tempo responsabilità da esecuzione di mandato e responsabilità professionale. Quella assunta dall'avvocato è obbligazione di mezzi e non di risultato: l'avvocato, quindi, non risponde se il suo cliente non raggiunge il risultato sperato. Rientra invece nel dovere del professionista svolgere ogni attività necessaria e utile alla fattispecie concreta.
L'obbligo di diligenza, ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 1176, secondo comma, e 2236 cod. civ., impone all'avvocato di assolvere - sia all'atto del conferimento del mandato, sia nel corso dello svolgimento del rapporto - anche ai doveri di sollecitazione, dissuasione ed informazione del cliente, essendo il professionista tenuto a rappresentare a quest'ultimo tutte le questioni di fatto e di diritto, comunque insorgenti, ostative al raggiungimento del risultato, o comunque produttive del rischio di effetti dannosi; di richiedergli gli elementi necessari o utili in suo possesso; di sconsigliarlo dall'intraprendere o proseguire un giudizio dall'esito probabilmente sfavorevole (Cass., sez. 2^, sentenza n. 14597 del 2004).
Non si offrono consulenze legali online: il diritto è fatto di molte sfaccettature, difficilmente riassumibili in poche righe di un form o di una mail. Giustamente quindi è stato affermato che l'avvocato è responsabile per superficialità (quindi colpa grave) se fa affidamento su informazioni atecniche rese dal proprio cliente (Cassazione civile, sez. II, sentenza 13.05.2011 n° 10686).
L'attuale sito telematico risulta essere realizzato, aggiornato, e implementato, mediante innesti in totale autonomia e senza alcun carattere di periodicità.
Inoltre, rileva una valenza scevra da palesi caratterizzazioni pubblicitarie, intendendo il sito fornire esclusivamente informazioni inerenti alla attività professionale esercitata dallo Studio Legale Di Santo & Cagliani.
Il sito fornisce, in ogni caso, informazioni in pieno ossequio ai dettami di conformità stabiliti dal Codice Deontologico Forense.
Ai sensi di quanto previsto dal D.Lgs 196/2003, si specifica come l'inoltro volontario ed esplicito di posta elettronica e relativi allegati, comporti la necessaria acquisizione dell'indirizzo del mittente che risulta, al pari di altri eventuali dati sensibili, indispensabile per elargire una prenotazione di consulenza.
N.B.: la responsabilità dell'avvocato è allo stesso tempo responsabilità da esecuzione di mandato e responsabilità professionale. Quella assunta dall'avvocato è obbligazione di mezzi e non di risultato: l'avvocato, quindi, non risponde se il suo cliente non raggiunge il risultato sperato. Rientra invece nel dovere del professionista svolgere ogni attività necessaria e utile alla fattispecie concreta.
L'obbligo di diligenza, ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 1176, secondo comma, e 2236 cod. civ., impone all'avvocato di assolvere - sia all'atto del conferimento del mandato, sia nel corso dello svolgimento del rapporto - anche ai doveri di sollecitazione, dissuasione ed informazione del cliente, essendo il professionista tenuto a rappresentare a quest'ultimo tutte le questioni di fatto e di diritto, comunque insorgenti, ostative al raggiungimento del risultato, o comunque produttive del rischio di effetti dannosi; di richiedergli gli elementi necessari o utili in suo possesso; di sconsigliarlo dall'intraprendere o proseguire un giudizio dall'esito probabilmente sfavorevole (Cass., sez. 2^, sentenza n. 14597 del 2004).
Non si offrono consulenze legali online: il diritto è fatto di molte sfaccettature, difficilmente riassumibili in poche righe di un form o di una mail. Giustamente quindi è stato affermato che l'avvocato è responsabile per superficialità (quindi colpa grave) se fa affidamento su informazioni atecniche rese dal proprio cliente (Cassazione civile, sez. II, sentenza 13.05.2011 n° 10686).